Marina Valensise: Fulgido Esempio del Giornalismo Italiano.

Pubblicato: luglio 19, 2011 da Francesco Reale in Cronaca, Cultura, La Casta, Lavoro, Orrori, Politica, Societa', Tempo Libero
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Ieri mattina, mentre ci recavamo al lavoro, la mia signora ed io abbiamo acceso la radio per ascoltare un po’ di notizie. Ci siamo così imbattuti nel “Filo Diretto” che segue alla trasmissione “Prima Pagina”, in cui un/una giornalista di qualche giornale o rivista, per un’intera settimana, esegue la rassegna stampa dei quotidiani.

Il “Filo Diretto” e’ un botta-e-risposta tra gli ascoltatori, che chiamano in diretta, e lo stesso giornalista che ha condotto la prima parte della trasmissione.


Ieri, così come oggi, e’ toccato a Marina Valensise commentare i giornali e rispondere alle domande degli ascoltatori. Personalmente non sapevo nemmeno chi fosse la Sig.ra Valensise e ignoravo che scrivesse sul Foglio; quindi, non avevo nessun preconcetto nei suoi confronti.

Un’opinione, invece, me la sono fatta una volta che l’ho sentita parlare. In particolare quando ha risposto ad un’ascoltatrice circa la futura liberalizzazione del gioco d’azzardo (semplifico, per ascoltare tutta la trasmissione potete cliccare QUI!!!).

Bene, secondo la Valensise non deve essere “prerogativa di uno stato quella di incoraggiare la virtù o sanzionare il vizio […], prerogativa dello stato e’ stabile regole che funzionino per tutti in vista dell’interesse comune…”!

Io vi invito a riflettere circa le conseguenze di uno stato che non incoraggi la virtù e che non disprezzi il vizio. Se portiamo il ragionamento alle estreme conseguenze, secondo la Sig. Valensise, uno Stato non dovrebbe dire ad un cittadino che non deve uccidere, semplicemente dovrebbe limitarsi a punirlo nel caso in cui lo facesse.

Ora mi e’ chiaro perché in Italia alcune oscenità, che in altri paesi farebbero inorridire, vengono accettate come normalità: L’Italia non promuove la virtù, l’Italia non sanziona il vizio!

Se a dire una cosa del genere e’ una giornalista, allora capiamo perché la stampa non svolge la propria funzione di controllo sui “poteri dello stato”. Non e’ compito suo!

Sia ben chiaro che non credo esistano il bene ed il male assoluti, ma ciò vale per i singoli individui; una comunità, e in misura ancor maggiore uno Stato, che non sia in grado di definire i propri valori e promuoverli come comportamenti virtuosi non ha ragione di esistere!

Vabbe’… Se avete voglia, ascoltate la trasmissione e ditemi cosa ne pensate!

commenti
  1. loranablog ha detto:

    siete proprio due comunisti tu e la tua signora

  2. checco76 ha detto:

    Strani comunisti quelli che ascoltano una giornalista del Foglio…

    • Lor ha detto:

      ma tu NON sapevi fosse del Foglio, tipico comunista pretendere che il governo faccia la parte della famiglia – vizi privati, pubbliche virtu’ … il Berluska e’ vergognoso che promuova le sue fighette a lavori pubblici, non che vada a escortssss

  3. Skyler ha detto:

    Dal mio punto di vista la signora e’ un tipico esempio di intellettuale liberale anacronistico. E’ anacronistica proprio come queii cosiddetti “comunisti” di cui Il nostro Presidente del Consiglio sembra aver paura come fosse l’Uomo nero. Stiamo parlando di due categorie che la Storia ha gia’ archiviato perché hanno fallito, chi prima, chi dopo (ora). Gli unici a non rendersene conto sono i dei vecchi nostalgici che non escono più per strada ad ascoltare le persone ma preferiscono starsene nei propri Palazzi / case ad illudersi che sia ancora il “loro tempo” mentre questo e’ gia’ passato…

    • Lorenzo ha detto:

      deleghiamo la risposta? bene, accetto 😉
      Vorrei sapere cos’e’ un intellettuale liberale anacronistico. I comunisti so cosa sono, l’Italia ne e’ piena, ma meno male che Silvio c’e’ 😀

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